In questi giorni Tarcisio Bertone ha espresso un parere. Grosso modo, il senso ? che le tasse si devono pagare perch? ? un dovere, e che si ha il diritto di farlo in misura equa. Originalit? saltami addosso.

Il vero mistero della fede ? invece la velocit? con cui tutti gli esponenti di partito si sono affrettati a sostenerlo. Tutti, tanto coloro che compongono la maggioranza di governo quanto coloro i quali in questi stessi giorni preparano lo sciopero fiscale.

Insomma: una persona al di fuori delle istituzioni fa un intervento a piedi giunti in cazzi che non dovrebbero riguardarlo e anzich? prendere la cosa per quel che ? – un’opinione personale non richiesta – parte la gara tra evasori e tassatori per vedere chi arriva primo a dargli ragione.

Straordinario.

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Un Commento a ““Al” Bertone”


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Il 30 agosto 2007 alle 09:24, Fabietto ha scritto:

Ma come? Il vicepapa ti dice che devi fare il tuo dovere di cittadino e tu pur di sfuggire alle tue responsabilit? lo liquidi asserendo che si deve fare i fatti suoi? :)

Mi sembra che tu tenda a dimenticare che vivi sotto una monarchia indiretta ;)

Rispondendo seriamente: Bertone ? il fedele braccio destro del Pastore Tedesco da innumerevoli anni e non parla mai a vanvera. Da consumato uomo politico, perfettamente cosciente delle possibilit? accessorie che gli offre il suo ruolo nel convincere le pecorelle, ha giocato di anticipo sulle richieste di Bruxelles. E’ chiaro che affermare che tutti devono pagare le tasse e che le tasse devono essere giuste, gli serve per dimostrare che “loro” le tasse le pagano pi? che volentieri, perch? hanno piena coscienza della loro necessit?, e anche che “loro” le tasse che non pagano, non le pagano perch? ? giusto cos?. In un colpo solo ha risposto alle dichiarazioni allusive di Cento di pochi giorni prima e messo le basi per le argomentazioni che i vescovi hanno sostenuto sul loro giornaletto (finanziato, come tutti gli altri, con le nostre tasse) per ribadire che le istanze della Commissione Europea riguardano si un’ingiustizia, ma un’ingiustizia a loro danno che il “provvidenziale” Signor B. ha avuto il coraggio di cancellare con la sua finanziaria 2006.

Siamo sempre l?: gia che te rigia chi o piggia intu cu u l? sempre u dria.

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