Succede che sono uno che lavora coi computer. Se sia stata davvero una scelta o piuttosto una congiuntura astrale tale per cui alla mia eta’ la sola cosa che so davvero fare e’ l’informatico non saprei dirlo; e comunque sarebbe tutta un’altra storia.

L’ampio e variegato mondo dell’IT, fatto di riunioni ad ore impossibili, pasti saltati, notti in bianco, enormi sale giochi pomposamente battezzate CED (raramente) e piccoli sgabuzzini angusti e bui altrettanto pomposamente battezzati nello stesso modo (spesso) ospita una specie tanto diffusa quanto difficoltosa da osservare nel suo habitat naturale: l’Homo Informaticus. Esso esiste in diverse varianti, alcune talmente diverse tra di loro da rendere ardua da delineare la loro appartenenza alla stessa razza. Ecco alcuni esempi di Homo Informaticus:

  • Informatico Nostalgico.

“Ai miei tempi tutte queste cazzate non c’erano eppure l’Apollo sulla luna c’e’ arrivato lo stesso”
E’ lo zio in azienda, quello che ha una grande esperienza ma ormai poca voglia di imparare cose nuove… e da buon brontolone non fa che lamentarsi di tutto quello che urta il suo senso estetico o pratico.

  • Informatico Sperimentatore.

“Lo sai che e’ uscita la beta 3 della versione 2.4.5 di CPTOne? Lo installiamo?”
Non importa se le cose funzionano cosi’ come sono: l’homo informaticus sperimentatore cambia le cose ogni settimana. E spesso le manda all’aria. Tanto qualcuno il giocattolo lo riaggiusta – indovinate chi.
Sopprimetelo. Appena lo individuate, sopprimetelo; in tribunale, se va davvero male, vi danno le attenuanti generiche.

  • Informatico Proprietario.

“Se e’ gratis non puo’ essere professionale.”
Non lo convincerete mai che esistono strumenti informatici non a pagamento. Per lui l’informatica e’ un prodotto da scaffale, e deve avere un prezzo: ovviamente, piu’ alto il prezzo, migliore il prodotto. Puo’ confondersi con l’informatico commerciale, che pero’ e’ molto piu’ attento al proprio tornaconto. Tenetevi alla larga: di solito e’ bravo a infilarsi in casini da cui poi tocchera’ a voi uscire.

  • Informatico Opensource.

“…Che significa che non posso rilasciare i sorgenti?”
La nemesi dell’informatico proprietario. Qualsiasi cosa che abbia un marchio e un prezzo e’ necessariamente una merda e se funziona bene qualcosa di gratuito avrebbe potuto funzionare meglio. Ha lo stesso talento dell’informatico proprietario nel cacciarsi in paludi melmose, quindi sapete che fare se lo individuate in azienda.

  • Informatico Avventuroso.

“Ma questo cosa e’, che occupa cosi’ tanto spazio? Io lo cancello.”
Questi andrebbero soppressi nella culla. L’informatico avventuroso non fa domande, agisce. Sa cosa vorrebbe fare, e cerca di scoprire come farlo passo dopo passo. Il problema e’ che cammina guardandosi i piedi, non sa dove si trova e non si domanda perche’ da un’ora non va piu’ avanti. Abituatevi all’idea di dover verificare spesso che non sia incastrato in un angolo di qualche stanza…

  • Informatico Criptico.

“Fai cosi’, installa il sistema operativo sulla chiavetta usb, poi mettici sopra la patch, crea un’immagine iso e ripristinala sul disco dell’altra macchina.”
L’informatico criptico e’ un genio nel trovare la soluzione piu’ folle al problema piu’ semplice. Da solo e’ gia’ pericoloso, ma se vi capita accoppiato con un avventuroso nella migliore delle ipotesi vi aspetta un esaurimento nervoso.

  • Informatico Paranoico.

“Ma secondo te controllano se ascolti cd copiati?”
L’informatico paranoico pensa di lavorare per l’NSA anche quando fa data entry per il comune di Pontetto. Il tragico e’ che spesso e’ contagioso, se ne incontrate uno scappate appena possibile. Si inizia installando tre firewall e si finisce cercando cimici nella scrivania tutti i giorni…

  • Informatico Sistemista.

“Che c’e’ di difficile? fai ssh sul server, telnet sul client, xhost del server e redirect del display.”
L’informatico sistemista vede tutto facile. E per lui spesso lo e’ davvero, ma a volte entrare nei suoi imperscrutabili disegni – e nel suo modo di spiegarli – richiede piu’ tempo del lavoro stesso… fate un po’ voi.

  • Informatico Casuale.

“No, no, non si puo’ fare.”
Avrei potuto definirlo anche parastatale, ma non vorrei mai che qualche conoscente s’offendesse… Questi personaggi si trovano dove sono per caso, e spesso non ne hanno manco voglia. Per loro tutto e’ impossibile, tutto richiede troppo tempo.
E’ il miglior capo che si possa avere, almeno fino a quando non arriva qualcuno ad esigere risultati…

  • Informatico Commerciale.

“E’ necessario un aggiornamento del software di base. Vi posso fare un’offerta, se volete.”
Diffidate di costoro: se avete mal di stomaco non vi danno un maalox, vi chiedono la parcella per dirvi cosa domandare in farmacia. Se siete fortunati, magari vi portano almeno qualche soldo in azienda. Sempre che invece non vi portino l’orso incazzato e vi chiedano di ucciderlo a mani nude…

  • Informatico Neolaureato.

“PCI? cosa e’?”
Potremmo definirlo anche informatico stagista, se vogliamo… ma lo stagista ha l’eta’ che lo rende sopportabile. Questo invece ha un talento incredibile nell’inventare domande insulse. Ed e’ tragicamente comune, quindi mettetevi il cuore in pace, che prima o poi vi tocca.

  • Informatico Teorico.

“Odio i linguaggi imperativi, io avrei fatto tutto in Prolog.”
Qualsiasi cosa abbiate fatto, lui l’avrebbe fatta meglio. Qualsiasi soluzione abbiate trovato, e’ una soluzione stupida. Qualsiasi cosa ci sia da fare con lui, datevi malati: le carceri sono affollate.

Bene, questi quelli che vengono in mente a me… Ma sono sicuro che ne avete in mente moltissimi anche voi. Sfogatevi quindi: quale Homo Informaticus renda la vostra vita un inferno?

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5 Commenti a “Homo Informaticus”


1
Il 27 settembre 2007 alle 05:12, riccio ha scritto:

non disperare Homo Informaticus……. c’ ? chi sta peggio di te…eccomi…sono l’ homo “caviverus”
colui che alle 5 del mattino ? da solo in un ufficio di una cava..quanta tristezza…
(ance se non s? se ? pi? triste il fatto di essere a lavoro o il fatto di scrivere gi? alle 5 del mattino su questo sito…:-) :-) )


2
Il 27 settembre 2007 alle 11:42, Simona ha scritto:

E vogliamo parlare dell’informatico creatore?
E’ un informatico teorico con manie di grandezza, tipo lui il mondo l’avrebbe creato in 3 giorni, non in 7. E avrebbe funzionato molto meglio.

Ciao!!!!


3
Il 27 settembre 2007 alle 12:55, Grigiofumo ha scritto:

Riccio, ma sei piu’ tipo Fred Flinstone o Barney Rubble? ^_^
(e’ che loro hanno i capelli…. >_<)

Salutami Wilma e Dino, quando arrivi a casa ^_^


4
Il 2 ottobre 2007 alle 17:33, Pazuzu ha scritto:

Dimentichi l’Informatico Frustrato, quello che quando gli chiedono “cosa fai di lavoro?” non risponde mai l’Informatico, ma robe tipo il Coltivatore di arparagi, il Leccatore di francobolli alle poste, il Massaggiatore di vacche… e tutto perch? a dire che sei un Informatico scatta sempre la domanda “ah, gi? che tu ne sai, ho un gioco che non mi va…


5
Il 18 gennaio 2008 alle 09:36, Gibba ha scritto:

Ah. Ecco perch? .. Io sono proprio l’incrocio tra l’informatico criptico e l’informatico avvetnturoso….
Ora capisco il tuo nervosismo .. ma non ti preoccupare .. VA BE’ , INTANTO… ti rimane il “neolaureato”
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(*_*)

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