Il romanzo narra la storia di Rob Fleming, un trentacinquenne appassionato di musica e proprietario di un negozietto specializzato in dischi rari in vinile (Championship Vinyl).

Rob non si limita a venderli, pero’: e’ a sua volta un collezionista, e il negozio non e’ che un tentativo di vivere della propria passione.

Nella vita di Rob la musica ha un ruolo fondamentale, ed ogni cosa nella sua esistenza – come in quella di Dick e Barry, i suoi due buffi commessi al negozio – finisce con il doversi adattare al metro di giudizio ed ai termini di paragone da lui utilizzati per essa.

Cosi’ si finisce con il fare la “Top Five” di qualsiasi argomento: i migliori libri, i migliori film, le migliori canzoni per il lunedi’ mattina… E quando Laura, la sua ragazza, lo lascia, le migliori fregature sentimentali.
E’ proprio questa la spinta che mette in moto la storia: Rob intraprende un piccolo viaggio introspettivo e inizia a tormentarsi con dubbi e domande su di se e sulle conseguenze delle sue scelte che sembrano – oggi come in passato – averlo portato sempre agli stessi risultati; durante tutto questo prende lentamente coscienza del confine tra l’adolescente e l’uomo adulto, ed inizia a mettere meglio a fuoco non solo l’esito finale di ogni cosa, ma anche il ruolo che i propri limiti e le proprie colpe hanno avuto nel determinarli.

Il libro e’ una commedia brillante ed immediata, con i suoi momenti commoventi e talvolta anche un po’ amari… Si tratta di uno dei miei libri preferiti, forse perche’ mette in scena sogni e disillusioni di quella schiera di trentenni troppo adolescenti per essere adulti e troppo adulti per essere adolescenti alla quale temo di appartenere a pieno titolo.



Di Alta Fedelta’ esiste anche la versione cinematografica; Rob Fleming diventa Rob Gordon, si trasferisce negli Stati Uniti ed ha il viso di John Cusack; il film appartiene comunque a quella ristretta cerchia in cui il libro da cui la sceneggiatura e’ tratta non viene violentato. Consigliato anch’esso, quindi.

Buon divertimento.

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4 Commenti a “Alta Fedelta’”


1
Il 21 ottobre 2007 alle 11:03, Pazuzu ha scritto:

Il film io l’ho trovato noiosetto. Carino, ma nulla pi?.


2
Il 19 novembre 2007 alle 18:09, Ramona ha scritto:

Ciao!!!!!!!!!!!
il libro mi ? piaciuto molto, il film invece non era all’altezza del libro (come accade quasi sempre del resto…)
A stasera!
Ra.


3
Il 19 novembre 2007 alle 18:53, Grigiofumo ha scritto:

E siete gia’ in due a bocciare il film… In cosa esattamente il film ha fallito, secondo voi? A me e’ sembrato che abbia reso piuttosto bene il libro, ovviamente nei tempi cinematografici… pero’ io di cinema non capisco nulla, forse e’ quello ^_^


4
Il 21 novembre 2007 alle 18:33, pensolento ha scritto:

Penso che nel film sia stato attenuato il senso di inquietudine ed insoddisfazzione di una generazione che ha perso le certezze dei propri genitori (reddito sicuro, famiglia stabile, figli e magari un cane in giardino e party la domenica) per virare pi? verso i toni della commedia, ed anche quel senso di ambiguit? che ho letto nel finale del romanzo (Rob e Laura sono realmente felici?). Forse il fatto che sia stato girato ed ambientato negli USA ha influito sulla sceneggiatura e sulla produzione. Ad ogni modo, con qualche riserva, a me il film ? piaciuto (Dick e Barry sono fantastici, e Cusak ? una garanzia), e ad un mio amico ? piaciuto talmente tanto che me lo deve ancora restituire!!!!
(come gli spartiti dei Jethro!) :)

P.S. anch’io di cinema capisco poco…di libri ancor meno!

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