Credo sia capitato anche a voi di sentir definire Gianfranco Fini ?grande statista?.
 
Volendo fare ironia, sarebbe fin troppo facile porre l?accento sul fatto che nell?immaginario collettivo le prime due figure che tale definizione evoca sono Bettino Craxi e Benito Mussolini?
 
Il fatto e’ che non c’e’ nulla su cui sia opportuno ne’ ragionevole fare ironia; e’ morto un ragazzo, un gruppo di giovani neonazisti ha ritenuto opportuno ucciderlo di botte per una sigaretta.
 
La cosa sarebbe stata di per se abbastanza grave senza bisogno dell’intervento del nostro grande statista nonche’ presidente della camera:

 

Quel gruppo che si definisce neonazista va punito, ma quello che accade a Torino ? pi? grave.

 

A Torino si bruciano bandiere mentre a Verona si e’ ucciso un ragazzo per noia… ed il grande statista dice che la cosa grave sono le bandiere.
La vita di un ragazzo, per la terza carica dello stato, vale meno di un paio di drappi sdruciti. Non e’ straordinario?
 
Gianfranco, ma VAFFANCULO.

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6 Commenti a “Sigarette e bandiere”


1
Il 6 maggio 2008 alle 16:20, Pazuzu ha scritto:

Mass?, facciamo polemica (non politica). Il problema non ? RAGAZZO vs BANDIERA. E’ nell’ideologia. In cio? che ciascuna delle due opzioni significa.


2
Il 6 maggio 2008 alle 18:03, Grigiofumo ha scritto:

Gia’. Polemica, non politica.

quello che accade a Torino ? pi? grave.

- Posso essere disposto a discutere di cio’ che accade a Torino; a patto, ovviamente, che chi ne parla con me dimostri di sapere di cosa sta parlando e non sia semplicemente convinto di sapere di cosa parla pur non avendo letto una riga in merito perche’ lui e’ un grande statista.
- Posso essere d’accordo che dar fuoco ad una bandiera non sia mai un bell’atto; a patto che questo sia vero per chiunque, e non sono io ad essermi scelto come alleato uno che e’ stato incriminato per vilipendio alla bandiera.
- Non posso essere d’accordo che una protesta in piazza, i cui motivi possono non piacere o non essere condivisi ma certamente non sono futili e non possono essere liquidati come propaganda, sia piu’ grave di quanto successo a Verona.


3
Il 6 maggio 2008 alle 21:14, pensolento ha scritto:

Non ne so molto ma credo che le proteste di Torino siano contro la celebrazione di una Nazione che molti considerano illegittima (personalmente sono d’accordo) in quanto fondata sull’usurpazione di territori appartenenti allo Stato palestinese, cacciando da quelle terre il popolo che le abitava da secoli, con una violenza che ha poco da invidiare alla violenza della germania nazista.
Con la considerazione che ho per le bandiere l’unica preoccupazione che ho riguarda la quantit? di CO2 e altri inquinanti che la combustione delle stesse comporta!

Il fatto di Verona ? ovviamente pi? grave in quanto si parla dell’omicidio di un ragazzo da parte di un gruppo di neonazisti, per di pi? per motivi assolutamente futili…apparentemente!
In realt? la ricostruzione dei fatti mi fa pensare che si sia trattata di un’ azione organizzata. Pu? darsi che la morte del ragazzo non fosse premeditata, ma le modalit? del pestaggio mi hanno fatto venire in mente un servizio letto qualche mese addietro su Diario circa i movimenti neonazisti, in particolare nel nordest. Si parlava di prove di iniziazione che contemplano pestaggi (di italiani e non), furti e anche combattimenti fra umani e cani . Pi? il grado di efferatezza ? alto pi? si sale nella scala gerarchica del movimento.
Quel che stupisce ? che le pi? alte cariche dello Stato sembrano ignorare quel che l’ultimo degli ignoranti come il sottoscritto ha appreso leggendo un settimanale reperibile in qualsiasi edicola, e lo stupore ? maggiore se si considera che alcuni personaggi coinvolti a vario titolo in questi fatti sono, o sono stati, membri di partiti come Alleanza Nazionale e Forza Nuova.
Quel che non stupisce ? invece il commento di Walter Veltroni che si pu? riassumere in: “Volemosebbene!”.
A proposito, adesso vado avedre Jean Claude!

p.s. per grigiofumo: sono stato bravo?


4
Il 6 maggio 2008 alle 21:22, martino ha scritto:

Dopo aver ascoltato il “Grande Statista” e dopo aver letto quanto scritto da Voi, mi ? venuta voglia di far “polemica” anche a me: la prima cosa da fare sarebbe chiedere alla madre e al padre del ragazzo ucciso (che tra l’altro hanno anche consentito alla donazione degli organi del loro figlio, credo senza porre come vincolo che gli stessi non vengano impiantati a persone che si collocano dalla parte degli assassini) se preferivano gli venisse bruciata la bandiera – rossa, verde, o arcobaleno – oppure se ? meglio piangere il figlio morto. A prescindere poi dal fatto che bruciare una qualsiasi bandiera sia un fatto deprecabile, credo che sia assurdo che quanto successo a Torino venga preso come termine di paragone con quanto avvenuto a Verona e, soprattutto sia il neo Presidente della Camera (ricordo, terza carica dello Stato) a farlo. Come dire: cominciamo bene!… Anzi continuiamo bene, visto che questo signore non la smette neanche ora a fare della pura demagogia sulla scia dell’emozione collettiva a seguito di un fatto drammatico. A buoni intenditori, poche parole!


5
Il 7 maggio 2008 alle 14:23, Fabietto ha scritto:

Temo che l’omuncolo di cui si parla nel post, sia perfettamente consapevole di aver forzato un paragone inappropriato. E non ? appropriato per una questione semantica, mica perch? i fatti riportati abbiano di per s? una gravit? diversa o paragonabile. Semplicemente sono due argomenti diversi, e mischiarli insieme ? indice di un’intenzione. A me ? suonato come un avvertimento. Si vedr? in seguito nei fatti come verr? tradotto.


6
Il 7 maggio 2008 alle 18:36, pensolento ha scritto:

Bravo Fabietto! Sono d’accordo!

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