Se vogliamo far bene il nostro compito dovremo ascoltare, con le commissioni e con le audizioni, coloro che sono nella societa’ civile ma non sono in Parlamento“. Lo ha detto a ‘Porta a Porta’ Gianfranco Fini parlando del caso della sinistra. Il presidente della Camera ha fatto presente che il Parlamento e’ “di chi viene eletto“.

 

(Roma, 5 mag. – Adnkronos)
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2 Commenti a “Dialogo”


1
Il 9 maggio 2008 alle 22:07, martino ha scritto:

Sarebbe un bel passo avanti se al Parlamento ascoltassero anche le voci della “societ? civile”… Quello che appare chiaro nella frase di Fini ? che lui considera “coloro che sono nella socit? civile” una certa entit?, mentre l’altra entit? (che per esclusione non ? parte della soci?t? civile) ? collocata in parlamento.
Ce ne eravamo accorti, caro G.Franco, che chi siede in Parlamento ? sempre stato lontano dalla Societ? Civile. Speriamo che te ne accorga anche tu e tutti quelli che stanno con le loro terga ben incollati alle comode poltrone dei Palazzi. A noi!, anzi, A te! e… a tutti quelli come te


2
Il 13 giugno 2008 alle 10:53, Marjiuano ha scritto:

Sono d’accordo in pieno con tutti e due.
Berlusconi si gode gli elogi a mo’ di pioggia – quello che ci fanno vedere in televisione e sui giornali – per il suo “sobrio” stile di governo. Chiss? come mai ma l?Europa teme che il nuovo governo dell?Italia abbia un programma che incita al razzismo. All’estero non sono ben viste le misure prese in materia di immigrazione e le nuove radici neo-fasciste dei suoi alleati. A dimostrarlo, in inghilterra i giornali chiamano affettuosamente Gianni Alemanno ?il nuovo Duce?.
L’italia ? un paese che non c’? pi? e quello che sconcerta, ? che ? una repubblica che non ? durata per pi? di 60 anni. Lo si vede soprattutto quando artisti e intellettuali di sinistra iniziano a elogiare Berlusconi e perfino si entusiasmano per Alemanno, neo fascista, per aver difeso il cinema italiano dagli sfarzi di Hollywood.
Questo nonostante la discutibile onesta del nostro presidente del consiglio e i suoi incroci con mafia e affari ben conosciuti all’estero ma tab? per la maggior parte di noi.
Secondo Maroni, gli immigrati se la sono cercata e afferma che ?L?Italia non ? un paese razzista? ha dichiarato ad un giornale. ?Episodi come questo sono a volte alimentati da reati commessi da immigrati clandestini: zingari che rapiscono bambini neonati, crimini sessuali di rumeni ??. Il fatto ? che in televisione si vedono solo quelli di reati e la cronaca scrive solo di quello.
Se una persona legge un giornale e vede solo stupri commessi da rumeni, rapine commesse dagli zingari ? chiara l’idea che si far?.
Se una persona legge il giornale e vede stupri di rumeni , truffe di napoletani estorsioni della mafia italiana, rapine degli albanesi , spaccio della camorra che controlla i magrebini e i senegalesi etc.., criminalit? in calabria, spacciatori controllati dalla mafia a Milano, a Genova, a Torino, a Bologna… forse l’idea che si fa ? un’altra.
Il fatto ? che quello che non si vuole ammettere , per comodit? e per convenienza, ? che la criminalit? organizzata in italia ? il male peggiore.
La mafia -in senso lato – controlla i clandestini senegalesi, marocchini, rumeni, albanesi etc..etc.. li mette a spacciare a prostituirsi, a rapinare e a rubare. Non sono loro che vanno sulla strada a fare il lavoro sporco. Mica sono scemi. Ci mandano gli altri. La parte a monte della criminalit?. in italia, non viene fatta vedere. Chiss? perch?. Mah!
Il professore di storia europea, Donald Sassoon , ha detto che i commentatori all?estero sono stati spesso tentati di prendere come riferimento Mussolini, ?di comportarsi con superiorit? e dire ‘Oh, beh, gli italiani hanno il gene del fascismo nel loro codice genetico.’?, mentre il giornalista americano Stephen Brown afferma in un suo articolo che :”Molti altri paesi europei hanno avuto partiti con un programma xenofobo. La differenza ? che in Italia sono al potere.” Bella figura non c’? che dire. La dittatura morbida ? arrivata ma ? peggio del fascismo. almeno i Fascisti erano esaltati ma non mafiosi. Abbiamo fatto un passo avanti, li abbiamo uniti nella stessa entit

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