Nel 1996 viene istituito l’Ufficio del Ministro per le Pari Opportunit? presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 12 luglio 1997, con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono fissate le funzioni del Ministro. Il 7 Maggio 2008 viene chiamata a ricoprire tale carica Maria Rosaria Carfagna.
 

Ora, non per fare il polemico ad ogni costo… ma se questa qui si occupa di dare pari opportunita’ a tutti, significa che ora che l’ha data a Silvio la da anche a me?
 
Perche’ se e’ cosi’ potrei persino riuscire a trovare un’aspetto positivo nell’attuale esecutivo; il giorno dopo le elezioni pensavo di averlo solo preso in culo, invece guarda che cadeaux…
 
A dirla tutta, pero’, nutro qualche dubbio sulle reali intenzioni della ragazza. Temo che una delle prime cose che fara’ sara’ piuttosto andare dalla collega belga Tania e spiegarle che per vincere non serve darsi da fare con 40.000 persone; basta concentrarsi su una sola – quella giusta.
 
In barba alle pari opportunita’, s’intende.

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6 Commenti a “Pari Opportunita’”


1
Il 20 maggio 2008 alle 21:26, martino ha scritto:

Benigni aveva proposto nel film “Johnny Stecchino” uno scatch nel quale invita la “moglie del Ministro” a far vedere a tuti il suo “Ministero”. Qui le cose cambiano: ? il Ministro in persona che ha gi? fatto vedere a tutti il suo ministero!!… Che roba!!


2
Il 27 maggio 2008 alle 13:50, blumfeld ha scritto:

In tutta sincerit?, meglio 100 Carfagna che anche solo una Binetti.
E non mi riferisco all’aspetto fisico…


3
Il 16 giugno 2008 alle 00:14, Grigiofumo ha scritto:

Innanzi tutto, una premessa: al mondo io detesto due persone che iniziano con B. La seconda e’ la Binetti.

Credo nella liberta’ di culto e di pensiero e mal tollero ogni genere di inferenza nell’esercizio di tale liberta’; attivita’, questa, nella quale una parte del mondo cattolico eccelle e che la Binetti, in quanto numeraria dell’Opus Dei, rappresenta in modo lampante.

Ciononostante, non credo affatto che la Carfagna possa essere considerata migliore della Binetti, e lo ha gia’ ampiamente dimostrato alla prima occasione, negando il patrocinio al gay pride. Il ministro delle pari opportunita’ ritiene che le coppie omosessuali non abbiano diritto al riconoscimento ufficiale.

Che e’, ne piu’, ne meno, la posizione della Binetti. Cosa c’e’ di diverso?

Beh, di diverso c’e’ che la Binetti non mostrava le tette sui calendari; e il sospetto che l’attuale ministro non sia li per le proprie capacita’ ma per ben altri meriti, per i quali quei calendari potrebbero essere stati il punto di partenza, mi viene…


4
Il 16 giugno 2008 alle 10:21, blumfeld ha scritto:

Ci sono almeno due differenze:
1) La coalizione cui appartiene la Binetti aveva preso impegni in ambito programmatico nei confronti del mondo gay, per poi tradirne platealmente le aspettative in fase di governo, cio? una cosa che la coalizione cui appartiene la Carfagna non ha mai fatto (e data l’attuale politicizzazione verso sinistra di ampi settori dei movimenti GLBT, sarebbe stato stupefacente il contrario);
2) S?, la Carfagna ha esibito le sue grazie sui calendari, e francamente non sono abbastanza bigotto per scandalizzarmi della faccenda (dei “ben altri meriti” non ho prove, quindi sospendo il giudizio); invece la Binetti non ha esibito niente se non la confessione dell’uso del cilicio. Ora, che un rappresentante di una forza che si autodefinisce progressista, nel terzo millennio, possa sostenere ed incoraggiare in pubblico l’utilizzo di uno strumento di automortificazione del corpo di origine medievale ? semplicemente inaccettabile. Non ci sono tette, culi e calendari che tengano: un cilicio ? uno strumento di tortura, e in quanto erede dell’Illumismo non posso non provare che orrore di fronte a chi ne sostiene e ne incoraggia l’uso.
ciao.


5
Il 16 giugno 2008 alle 21:18, Grigiofumo ha scritto:

1) La coalizione cui appartiene la Binetti aveva preso impegni in ambito programmatico nei confronti del mondo gay, per poi tradirne platealmente le aspettative in fase di governo, cio? una cosa che la coalizione cui appartiene la Carfagna non ha mai fatto

Vero, ma non pertinente. In realta’, la Binetti e tutta la corrente politica che a lei puo’ essere ricondotta, e’ sempre stata contro ogni tipo di riconscimento delle coppie di fatto, e non ne ha mai fatto mistero; se e’ innegabile l’importanza rivestita dalla Binetti in quel patetico insuccesso che sono stati i DICO, e’ altresi’ vero che la sola cosa che differenzia Carfagna e Binetti e’ l’apparteneza ad una diversa coalizione. La tua osservazione, quindi, non evidenzia alcuna differenza tra le due persone in oggetto: semmai apre altre possibili discussioni:

  • Ha senso costruire coalizioni in cui convivono pensieri in antitesi?

  • E’ preferibile una coalizione che (sebbene in modo fallimentare) dimostra sensibilita’ nei confronti di una tematica, o una che viceversa non si pone il problema evitando ovviamente di fallire?

  • Certa sensibilita’ e’ davvero tale o e’ solo un modo come un altro per raschiare il fondo del barile?

2) S?, la Carfagna ha esibito le sue grazie sui calendari, e francamente non sono abbastanza bigotto per scandalizzarmi della faccenda (dei ?ben altri meriti? non ho prove, quindi sospendo il giudizio);

Francamente, delle tette della Carfagna non me ne puo’ fregare di meno; ce ne sono di molto piu’ appetitose sulle riviste patinate, e senza retrogusto di famiglia cristiana come quelle in questione; tuttavia mi guardo bene dal sospendere il giudizio. Altrimenti, Al Capone sarebbe un evasore fiscale, dal momento che non c’e’ mai stata condanna per associazione mafiosa…

invece la Binetti non ha esibito niente se non la confessione dell?uso del cilicio. Ora, che un rappresentante di una forza che si autodefinisce progressista, nel terzo millennio, possa sostenere ed incoraggiare in pubblico l?utilizzo di uno strumento di automortificazione del corpo di origine medievale ? semplicemente inaccettabile.

Oh, perdio, Amen!!

Concludendo, hai ragione: l’uso del cilicio da parte della Binetti e’ accertato, mentre l’uso di altri -ehm- strumenti da parte della Carfagna no. Pero’, francamente, se tu non sei abbastanza bigotto per scandalizzarti, io non sono abbastanza innocente da non vederci qualcosa di sospetto, in questo ministero… e sempre in tutta sincerita’, non saprei quale messaggio sia peggiore, nel terzo millennio: se la mortificazione o la mercificazione della carne.

Ciao


6
Il 16 giugno 2008 alle 23:38, blumfeld ha scritto:

Vero, ma non pertinente. In realta?, la Binetti e tutta la corrente politica che a lei puo? essere ricondotta, e? sempre stata contro ogni tipo di riconscimento delle coppie di fatto, e non ne ha mai fatto mistero;
Non concordo. Ammettiamo che la posizione sull’omosessualit? sia la stessa, anche perch? non c’? motivo di negarlo: la Carfagna fa parte di una coalizione che finora ha sempre sostenuto la propria contrariet? alla parificazione dei diritti dei gay, che anche per questa ? stata votata, e che pertanto sta rispettando il mandato dei suoi elettori; la Binetti invece, in relazione alla farsa PACS-DICO, ? salita in sella ad una coalizione che ha fatto la sua campagna elettorale ANCHE sostenendo la propria favorevolezza alle unioni civili, ? stata zitta durante tutta tale campagna elettorale, ha raccolto i voti che ci? ha fruttato, e ad urne chiuse ha tuonato il suo “no” tradendo il mandato di buona parte di chi l’ha votata. La Carfagna non sta tradendo chi l’ha eletta, mentre la Binetti ha sputato serenamente in faccia a tanti che avevano portato acqua al suo mulino.
Poi, sinceramente, neanche a me della Carfagna me ne pu? fregare di meno (nonch? delle sue tette). Ma se proprio fossi costretto (idealmente) scegliere tra una blanda pseudociellina e una rappresentante dell’Opus Dei con tanto di cilicio, non esiterei un’attimo a scegliere la prima: perch? tra una conservatrice all’acqua di rose e una fanatica sostenitrice dell’uso di strumenti di tortura e automortificazione il mio personalissimo ribrezzo va tutto verso quest’ultima.

Ma vabb?, ho gi? fatto deragliare abbastanza il topic tirando fuori la Binetti che non c’entrava nulla con quello che hai scritto, quindi ti risparmio le profonde affinit? tra l’idea di una “coalizione in cui convivono pensieri in antitesi” e, ad esempio, la dialettica totalitaria di matrice maoista (se fai un salto a Crevari Invade, probabilmente ci si becca, e se proprio ne abbiamo voglia ne parliamo con una birra in mano).

bye bye

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