Trovo divertente la vicenda che vede in questi giorni protagonista Sabina Guzzanti e il suo intervento in Piazza Navona.
 
La sua colpa, quella di aver costruito su un pompino qualcosa di cui la cronaca italiana ed estera si e’ abbondantemente occupata prima di lei un intero intervento in una pubblica piazza.
 
Ora, per una qualche ragione che a me francamente sfugge, sembra che ci siano larghissime schiere di persone convinte che un intervento satirico debba essere circostanziato e provato, piu’ di quanto non sia necessario per un procedimento penale.
 
Sabina puo’ non essere piaciuta, e di questo si puo’ discutere; anche io le preferisco Ascanio Celestini. Ma francamente non riesco a vedere dove sarebbe la sua orribile colpa.
 
Ha preso qualcosa che e’ da mesi sui giornali di mezzo mondo ed un sospetto che sfiora un po’ tutti. Li ha messi insieme e ci ha costruito sopra un invettiva. Urlata, cattiva, feroce, certo. E allora?
 
Cosi’ fioccano quelli che non c’e’ uno straccio di prova e sbroc sbroc sbroc, come se si potesse far satira solo a valle di una condanna definitiva in un tribunale – quelli che e’ troppo facile sputtanare una donna e sbroc sbroc sbroc, come se le donne non fossero capaci di giocare sporco e sputtanare un maschietto – quelli che quella non e’ satira, e’ solo diffamazione e arisbroc, strasbroc, tilt.
 
Trovo ridicolo che, dopo averci svitato la minchia su quanto la sinistra sia scollegata dalla realta’ e abbia perso il contatto con la gente e dopo averci scartavetrato l’uccello con la lega che vince perche’ cavalca il malcontento popolare con una politica rozza e populista, ebbene dopo tutto questo appena qualcuno sembra sposare queste tesi e scendere giu’ in platea in mezzo alla gente, si prosegue nell’opera di distruzione dei coglioni sostenendo che bisogna tenere un livello piu’ alto, che non si puo’ adeguarsi al peggio eccetera.
 
Che due palle. Tutti questi signori scandalizzati vadano a vedere che accade al David Letterman, che dice Bill Hicks, o un vecchio spettacolo di Lenny Bruce. La satira si puo’ fare anche cosi’. Puo’ non piacere, ma e’ fuori di dubbio che si possa fare anche cosi’, e che in ogni caso, non e’ compito della satira fare giustizia , e sebbene vada a braccetto con essa, non e’ il veicolo principale dell’informazione, che dovrebbe vivere di vita propria.
 
Non c’era uno straccio di prova che Craxi fosse un ladro. Non c’era uno straccio di prova che Al Capone fosse un mafioso, non c’e’ uno straccio di prova che questa qui sia maestra a far soffoconi; quindi, Sabina for President. Almeno, con lei come premier nessuno si guadagnerebbe il posto a palazzo camminando in ginocchio e solo chi ha lingua lunga e svelta avra’ una possibilita’.

Share and Enjoy:
  • Print
  • Digg
  • Sphinn
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Mixx
  • Google Bookmarks
  • Blogplay

Trackback Segnala Stampa Stampa


7 Commenti a “Sabina for President”


1
Il 15 luglio 2008 alle 07:53, Simona ha scritto:

Si, ma nessuno le ha mai sentite, queste intercettazioni di cui si parla tanto. Percio’, alla fine, mi pare che non sia satira, ma solo una colossale frottola, e mi aspetto qualcosa di piu’ che spandere merda da chi si rivende come la parte migliore del paese…


2
Il 15 luglio 2008 alle 08:22, Grigiofumo ha scritto:

Ciao Simona.
Gia’, nessuno le ha mai sentite, le intecettazioni. Ma qualcuno ne ha scritto, in Italia e all’estero. E costoro non vengono denunciati, si denuncia la Guzzanti. Perche’ la Guzzanti e’ offensiva, invece diffamare con metodo e classe evidentemente si puo’ fare.

Ripeto, che palle. Delle due, una: o le intercettazioni esistono, o non esistono. Se non esistono, gradirei che mi si spiegasse perche’ tutti i giornalisti che hanno avviato l’attivita’ diffamatoria non sono stati denunciati, e non sono disposto ad accettare come motivazione “si, mi hanno diffamato ma con educazione”: e’ come se io violentassi la Mara con il preservativo e lei non mi denunciasse perche’ l’ho fatto dimostrando sensibilita’.

Altrimenti, resta l’altra opzione, le intercettazioni esistono, e quindi non solo non esiste diffamazione alcuna, ma un’eventuale denuncia renderebbe il tutto di dominio pubblico, e cio’ e’ da evitare. Meglio denunciare solo la Guzzanti. Che puo’ aver fatto un intervento meno divertente di quello che avrebbero saputo fare suo fratello, Ascanio Celestini, Paolo Rossi e mille altri, ma ha dato voce ai malpensanti come me.

Un noto mafioso prescritto parlamentare sosteneva che a pensar male si fa peccato ma il piu’ delle volte ci si azzecca. Bene, forse la Mara pompini non ne ha fatti. Ma fin da quando il Cavaliere ha iniziato a tacchinarsela (e questo e’ successo in pubblico) ha serenamente cavalcato la cosa, e oggi s’e’ guadagnata una poltrona; perche’ magari il Satiro Settantenne al telefono ha solo millantato chissa’ cosa con chissa’ chi, ma se l’ha fatto e’ perche’ lei si e’ messa nella condizione di diventare bersaglio di gossip e di favori da parte dell’arzillo vecchietto. E non raccontatemi che non lo sapeva fin dall’inizio, che non lo ha fatto per calcolo: questo si, sarebbe offensivo.


3
Il 15 luglio 2008 alle 10:56, Torgul ha scritto:

Mah, commento, vah…

Diciamone due:
E allora? Preferisco la Carfagna che spompina a Castelli che sniffa, ma ancora non ? satira. Il tragico non ? COME la Carfagna arriva l?, ma COSA fa quando ci arriva. La pompinara a me va bene, la pompinara perbenista, razzista e offensiva, no. Ecco quel che bisognava dire.
Come dirlo, potrebbe essere la seconda, allora, che ne dici di non sbavare come un labrador colpito ai coglioni e magari invece studiarla un po’ prima? Ma non tanto, tipo:

Altro che Pari Opportunit?, se in ginocchio sei pi? alta del cavallo di Berlusconi, col cazzo che ti fanno ministra!

Non ci voleva molto, e questo tipo di appunto non l’ho inventato io, vatti a rileggere cosa diceva Luttazzi della differenza fra Striscia la Notizia e la satira!!


4
Il 15 luglio 2008 alle 11:49, Grigiofumo ha scritto:

Guarda, io credo che Sabina ci abbia pensato bene, prima di fare il pezzo come l’ha fatto, e non credo affatto che le interessasse ricevere il plauso dei critici, “brava, gran pezzo satirico“.

Credo che Sabina avesse la chiara intenzione di criticare il pallonaro con i suoi metodi, senza neppure avvicinarsi ad un punto di vista filosofico o politico. Ha deciso di fare come facevano qualche tempo fa – giusto due millenni – gli autori latini: mettere alla gogna l’imperatore col pettegolezzo, portandone in piazza tutti i vizi, veri o falsi che fossero, purche’ noti al popolo silenzioso e maldicente.

Possiamo discutere su quanto sia satira e quanto non lo sia, ma non e’ su questo che verte la polemica: la si accusa di aver mentito, di non aver fatto ridere, le si rinfaccia che non e’ questo il modo e che cosi’ si uccide il dialogo e non si ottiene nulla.

Palle, radical-chic dei miei coglioni, lei e’ una comica, non e’ compito suo ne’ dialogare ne’ ottenere alcunche’, salvo regalare qualche risata. E magari far riflettere qualcuno, ma non e’ indispensabile.

Mi ha fatto tanto ridere, Sabina, e non cambierei mai la sua inutile invettiva con quell’utilissimo dialogo da pesci rossi che ora va per la maggiore.

Potrei persino concordare che quello che ha deciso di fare non sia satira. Ma e’ quello di cui questo tempo ha bisogno, e questo e’ quanto.


5
Il 17 luglio 2008 alle 14:42, Pazuzu ha scritto:

Quante storie per un pompino… ^_^


6
Il 17 luglio 2008 alle 20:57, biru ha scritto:

Cerco di resistere…lo so che me l’hai servita su un piatto d’argento… resisto…resisto….almeno qualche giorno…………..devo farcela….si ce la faccio…………….ecco ce l’ho fatta….. sto cliccando sull’invio……ecco…..si…insomma….eddai Fulvio su!!!!!!!!


7
Il 18 luglio 2008 alle 08:02, Grigiofumo ha scritto:

@Pazuzu: davvero. Oltretutto non ingoia.

@biru: ……poi ti lamenti se in rubrica sei psichiatrica……

Scrivi un Commento

Vuoi lasciare un commento? Fallo! Puoi utilizzare alcuni marcatori HTML per formattare il tuo testo.