Ci pensavo giusto ieri. Se Adams fosse stato genovese, avrebbe saputo che la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto esiste e non è quella qui a fianco.
 
(selezione all’ingresso, si chiama: se non ci state capendo un cazzo significa che non siete abbastanza geek per questo post, e quindi potete andare in giro a vantarvene come farebbe Fabio Fazio o qui per togliervi la bolla al naso)
 
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In effetti è qualcosa che arriva dal 2009, ma io l’ho vista solo oggi.
 
Se siete affezionati a questa strana città di mare, che vi fa incazzare ma vi manca già a Busalla, beh, questo cortometraggio è per voi: si intitola Il Re dell’Isola, realizzato da artFive e disponibile su Vimeo.
 
Un grazie agli artisti che l’hanno realizzato, di cuore.


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Io non ho la televisione.
 
…No che non scherzo, è vero!
 
Il fatto è che per stonarmi uso ancora l’afgano e in fondo non è una privazione così insopportabile; il momento più difficile è quando le persone intorno a te fanno spiritosissime battute basate su personaggi e programmi televisivi dell’ultima ora che sei destinato a non afferrare.
 
A volte, però, sarei curioso di vedere nuovamente le cose anche dalla prospettiva della TV.
 
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…Poichè abbiamo a cuore la salute dei nostri cugini suggeriamo la dieta iniziata ieri sera; lo sanno tutti che la frutta fa bene…
 
Allegri, eh? ^_^


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L’aria di Genova e’ un soffio energico e inatteso
che spaventa e ferisce col suo gelo improvviso
L’aria di Genova e’ un mare nervoso e spumeggiante
che ha il colore del sale e il profumo delle piante
 
L’aria di Genova pulsa di vita e di rituali
sa che i giorni non possono esser tutti uguali
L’aria di Genova frusta i panni stesi al vento
se c’e’ il sole li asciuga in un momento
 
L’aria di Genova vive di camion in colonna
porta in cielo bestemmie e preghiere alla madonna
L’aria di Genova e’ intrisa di fatica e di sudore
portati via da braccia di ogni colore
 
L’aria di Genova vibra di lacrime e risate
porta il suono di mille quaresime e grigliate
L’aria di Genova puzza di liberta’ ed orgoglio
e soffia piu’ forte quando il cuore va in subbuglio


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Estate. Tempo di ferie, finalmente.
 
Appena stacco dal lavoro mi viene una brutta tosse, asciutta, violenta… una vera seccatura. Ma sono in ferie, perdio, quindi esco lo stesso e tossisco un po’ in giro. E tutti che mi dicono “Oh, ma non c’avrai l’influenza A?”.
 
E io, con l’aplomb che da sempre mi distingue, rispondo solitamente: “Ma andate affanculo (coffcoff), mer(coff)de!”.
 
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Non ho mai messo le tendine alla finestra della cucina; in fondo, chi se ne frega se mi vedono scolare la pasta?
 
Comunque qualche giorno fa ero a casa dai miei. C’era uno, nel palazzo di fronte, che si grattava il culo in modo piuttosto vigoroso in una stanza senza tendine. A un certo punto si e’ girato, mi ha visto e ha iniziato a grattarsi con nonchalance la schiena; poi ha cambiato stanza.
 
Lui era in cucina, e queste sono le mie tendine.


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…Vi e’ mai capitato un periodo nel quale qualunque cosa facciate sembra inequivocabilmente, formidabilmente, innegabilmente, irrimediabilmente, invariabilmente, incrollabilmente, irreparabilmente, intollerabilmente, miserabilmente, inesorabilmente, inevitabilmente, incontestabilmente, ineluttabilmente, infallibilmente, presumibilmente, terribilmente, orribilmente, visibilmente, comprensibilmente, insensibilmente, irremissibilmente, irresistibilmente, indiscutibilmente, inestinguibilmente, indissolubilmente e verosimilmente destinata all’insuccesso?
 
Beh, a me si. Ultimamente.


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Una volta all’anno.
 
Questo festival fatto di musica, spettacolo, focaccine e solidarieta’ si presenta una volta all’anno…
 
…ma questi ragazzi lavorano duro ogni giorno per questa serata. Ci mettono tutto l’impegno di cui sono capaci, sono tenaci ed uniti… e cio’ che fanno e’ sotto gli occhi di tutti.
 
Come testimonia la locandina qui a fianco, gli artisti che si esibiranno saranno numerosi e di altissimo livello: lo spettacolo e’ garantito, ed il divertimento assicurato.
 
Tuttavia, il vero obiettivo della serata sara’ la donazione di un Bioanalizzatore, un apparato indispensabile per le analisi di diagnostica molecolare sui campioni di cellule tumorali.
 
Io non sono uno di quelli che lavorano ogni giorno, non credo che sarei all’altezza. Ma sono uno di quelli che, una volta all’anno, rispondono all’appello.
 
Certo, non e’ molto; ma questi ragazzi non chiedono nulla di piu’.
 
Coraggio, quindi: possiamo rendere il braccio che regge la loro mano tesa verso chi e’ meno fortunato sempre piu’ forte.
 
P.S: Il festival e’ nella fascia di rispetto di Pra’, a due passi dalla stazione FS; raggiungere il posto in treno e’ quindi comodissimo.
Per chi non puo’ fare a meno della macchina, di fronte alla stazione esiste un parcheggio molto ampio.


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No, non sono morto… certo, se qualcuno avesse iniziato a pensarlo come dargli torto?
 
La realta’ e’ un molto piu’ banale momento difficile sul lavoro – al quale si sono unite altre seccature burocratiche difficoltose da sbrigare. Un po’ come se, con una grossa crisi da fronteggiare, una moglie mi chiedesse il divorzio e saltasse fuori una ragazzina minorenne con un sacco di cose da raccontare…


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