E’ una fresca mattina di Dicembre, nella zona del porto. Un anziano signore si siede ad un tavolino di un bar, ed immediatamente una giovane ragazza e’ da lui:
 
- Un caffe’ – chiede, allungando una banconota alla cameriera.
 
Pochi minuti dopo la ragazza ritorna, col caffe’ e con diverse monete.
Lui ne prende solo una, la cameriera ringrazia e si allontana.
 
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Cio’ che spinge ciascuno di noi ad agire come agisce e’ il suo peculiare equilibrio tra Es, Ego e SuperEgo.
Questa roba me l’ha spiegata la mia collega Manuela e a lei gliel’ha spiegata uno che si chiama Froid. E’ roba vera, eh, che Froid (che abita nel suo palazzo) mica e’ un cialtrone.
 
Comunque che la vita sia un gioco fatto di priorità e’ probabilmente vero; e per quanto impegno possiate metterci non sarete mai in grado di comprendere appieno quelle di coloro che vi circondano.
Ad ogni buon conto, per cercare di rendervi le mie meno imperscrutabili, vi apriro’ qualcosa che potrebbe aiutarvi…
 

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Certe storie finiscono con un punto in fondo ad un testo,
Altre restano sospese e tutti attendiamo il resto.
Certe canzoni chiudono sfumando su un accordo aperto
Mentre le luci si spengono sulla piazza del concerto
 
E non dubiti un istante che la magia possa tornare,
Perchè il cuore di un poeta non si può certo spezzare.
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’
 
 
Le tue storie raccontano la vita di ogni giorno
Esorcizzano i malesseri di chi ti ha vissuto intorno
I tuoi sono i racconti di un pirata in cattivita’
La tua anima sta in quel motto — l’urlo “Libertà!”
 
E anche ora che ci travolgono i dubbi ed il dolore
La magia della tua musica è nel nostro cuore
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’
 
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’


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Entrerò nei tuoi sogni con una spada sotto il mantello
Per mandare via i fantasmi dalle mura del tuo castello,
porterò un cuneo di legno per il cuore dei vampiri
attirati dal tuo sorriso,assetati dei tuoi sospiri
e una pallottola d’argento per i lupi più affamati
che vorrebbero sbranarsi i tuoi baci più prelibati,
ma le streghe non ci sono più, anzi, non ci sono state mai
e questa notte Doctor Jekyll ha sconfitto Mr. Hyde.
 
Ho una scudo di cristallo scolpito da mago Merlino
Contro i draghi di metallo, se incendiassero il cammino,
sarà buio in fondo al bosco, ma non provare alcun spavento
“sulla groppa di un pesciolino cieco spariremo in un momento’’.
Il giorno ormai è andato e la notte già sbadiglia,
io resterò qui sveglio, vedrò abbassarsi le tue ciglia,
poi ti donerò le piume per volare apertamente,
ti soffierò le ali…ma non sarò distante.

 
Dormi bene, Max.
Addio.


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Bi-Bip.
Un Sms inatteso, incredibile.
Max non c’e’ piu’.
 
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Primavera, primo sole, voglia di uscire.
 
In orario d’ufficio -come dire- trattabile, sono certo che tutti voi, qualche volta, avete fatto un paio di telefonate per organizzarvi la serata; e sono altrettanto sicuro che, almeno una volta nella vita, avete provato ad organizzare la famigerata “uscita a quattro“, quella amico-amica-tipa da presentare.
 
Si esce in quattro perche’ in due ci sarebbe troppa aspettativa, avrebbe il sapore della condanna; poi c’e’ da creare un minimo di confidenza, di intimita’. Insomma, mica tutti sono disinvolti al primo incontro, c’e’ sempre un po’ di timidezza da superare…
 
…Comunque questo non c’entra; il succo e’ che credo una conversazione simile a quella che vi riporto di seguito sia capitata un po’ a tutti.
 
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Il vecchio palazzo di Via Cravasco e’ ormai completamente illuminato dal pallido sole autunnale, ed i primi inquilini iniziano ad animarne l’androne.
- Come sarebbe, “vecchio palazzo”? Questo e’ un quartiere nuovo – si lamenta la signora del primo piano.
 

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E ci siamo di nuovo.
 
Anche quest’anno l’anniversario di un evento tragico perde le gramaglie e brilla di luce.
 
Anche quest’anno quel gruppo di amici di cui Alessandro era parte elabora il proprio dolore e lo trasforma in una festa.
 
Anche quest’anno questi ragazzi cercheranno di tendere una mano per aiutare quei bimbi sfortunati che si trovano a dover fronteggiare una malattia come quella che si e’ portata via il loro amico.
 
Anche quest’anno li possiamo aiutare partecipando numerosi al 6? Alemante Festival.
 
Musica, cabaret, danza e magia con volti noti e meno noti, il tutto degustando le rinomate focaccette di Crevari; come sempre l’ingresso sara’ gratuito e le oblazioni volontarie utilizzate a scopo benefico: quest’anno l’obiettivo e’ l’acquisto di un ventilatore polmonare pediatrico portatile per il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Carlo di Genova Voltri e una centrifuga per il laboratorio della Fondazione Neuroblastoma presso l’IST di Genova.
 
Il festival e’ sulla piazza della nuova stazione di Genova Pra’, ove esiste anche un ampio parcheggio. Che scusa avreste, per non venire? ^_^
 


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…perche’ e’ da un po’ che non curo il giardino, qui, e le piante infestanti ormai sono robuste come ulivi.

Uno dei buoni propositi – si, si, quelli li’, quelli che passano in cavalleria piu’ o meno sistematicamente – e’ di scrivere piu’ spesso.

(…Ok, lo so che non ve ne frega nulla, ma non potreste pensarlo piu’ piano?)


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Ok, tra lavoro e malanni di vario tipo, ultimamente non sono stato granche’ attivo… ma credo siate sopravvissuti tutti e quattro (non penserete mica di essere di piu’, a passare di qui ogni tanto?) abbastanza agevolmente, no?
 
Comunque, adesso arrivo. Appena il batterio rende le armi, s’intende ^_^


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