Certe storie finiscono con un punto in fondo ad un testo,
Altre restano sospese e tutti attendiamo il resto.
Certe canzoni chiudono sfumando su un accordo aperto
Mentre le luci si spengono sulla piazza del concerto
 
E non dubiti un istante che la magia possa tornare,
Perchè il cuore di un poeta non si può certo spezzare.
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’
 
 
Le tue storie raccontano la vita di ogni giorno
Esorcizzano i malesseri di chi ti ha vissuto intorno
I tuoi sono i racconti di un pirata in cattivita’
La tua anima sta in quel motto — l’urlo “Libertà!”
 
E anche ora che ci travolgono i dubbi ed il dolore
La magia della tua musica è nel nostro cuore
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’
 
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’


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Entrerò nei tuoi sogni con una spada sotto il mantello
Per mandare via i fantasmi dalle mura del tuo castello,
porterò un cuneo di legno per il cuore dei vampiri
attirati dal tuo sorriso,assetati dei tuoi sospiri
e una pallottola d’argento per i lupi più affamati
che vorrebbero sbranarsi i tuoi baci più prelibati,
ma le streghe non ci sono più, anzi, non ci sono state mai
e questa notte Doctor Jekyll ha sconfitto Mr. Hyde.
 
Ho una scudo di cristallo scolpito da mago Merlino
Contro i draghi di metallo, se incendiassero il cammino,
sarà buio in fondo al bosco, ma non provare alcun spavento
“sulla groppa di un pesciolino cieco spariremo in un momento’’.
Il giorno ormai è andato e la notte già sbadiglia,
io resterò qui sveglio, vedrò abbassarsi le tue ciglia,
poi ti donerò le piume per volare apertamente,
ti soffierò le ali…ma non sarò distante.

 
Dormi bene, Max.
Addio.


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Bi-Bip.
Un Sms inatteso, incredibile.
Max non c’e’ piu’.
 
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Tutti abbiamo luoghi e persone che sentiamo particolarmente vicini; nel mio caso, pensando alla Valbormida (e ad Osiglia in particolare) stento un po’ a capire il confine tra l’affetto e l’amicizia per le persone e quello per quei luoghi che – nel bene e nel male – hanno visto la mia infanzia, e la porzione di giovent? che mi son speso fin qui.

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Brufolazzi, tapparella giu’ e poltiglia piu’ ascella purificata: ti ricordi che meraviglia la festa delle medie?

“Tu non vieni”.
Non importa, sai, ci avevo judo. Ma se serve vi porto i dischi cosi’ potrete ballare i lenti…
“Porta pure ma non entri”.
Ma perche’ siete cosi’? Io che credevo, io che speravo. Partecipero’, mi autoinvitero’, dannata festa delle medie.

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