In effetti è qualcosa che arriva dal 2009, ma io l’ho vista solo oggi.
 
Se siete affezionati a questa strana città di mare, che vi fa incazzare ma vi manca già a Busalla, beh, questo cortometraggio è per voi: si intitola Il Re dell’Isola, realizzato da artFive e disponibile su Vimeo.
 
Un grazie agli artisti che l’hanno realizzato, di cuore.


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L’aria di Genova e’ un soffio energico e inatteso
che spaventa e ferisce col suo gelo improvviso
L’aria di Genova e’ un mare nervoso e spumeggiante
che ha il colore del sale e il profumo delle piante
 
L’aria di Genova pulsa di vita e di rituali
sa che i giorni non possono esser tutti uguali
L’aria di Genova frusta i panni stesi al vento
se c’e’ il sole li asciuga in un momento
 
L’aria di Genova vive di camion in colonna
porta in cielo bestemmie e preghiere alla madonna
L’aria di Genova e’ intrisa di fatica e di sudore
portati via da braccia di ogni colore
 
L’aria di Genova vibra di lacrime e risate
porta il suono di mille quaresime e grigliate
L’aria di Genova puzza di liberta’ ed orgoglio
e soffia piu’ forte quando il cuore va in subbuglio


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Il campanello suono’. Andai ad aprire, entro’ un tipo alto, abbronzato, seguito da una scia profumata. Ma non un profumo qualsiasi; il Profumo del Genio Che Risolve, che Dipana anche le matasse piu’ intricate, il Profumo che fa girare la testa alla Dea Bendata. I tipi come lui non fanno mai i conti con un mal di testa, un momento di incertezza, o con la sfiga; i tipi come lui sviluppano un’aura di genialita’ e sicurezza tutto intorno.
E a quelli come me, che faticano a farsi chiamare per nome, i tipi come lui sono sempre stati cordialmente sul cazzo.
 
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E’ una fresca mattina di Dicembre, nella zona del porto. Un anziano signore si siede ad un tavolino di un bar, ed immediatamente una giovane ragazza e’ da lui:
 
- Un caffe’ – chiede, allungando una banconota alla cameriera.
 
Pochi minuti dopo la ragazza ritorna, col caffe’ e con diverse monete.
Lui ne prende solo una, la cameriera ringrazia e si allontana.
 
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Certe storie finiscono con un punto in fondo ad un testo,
Altre restano sospese e tutti attendiamo il resto.
Certe canzoni chiudono sfumando su un accordo aperto
Mentre le luci si spengono sulla piazza del concerto
 
E non dubiti un istante che la magia possa tornare,
Perchè il cuore di un poeta non si può certo spezzare.
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’
 
 
Le tue storie raccontano la vita di ogni giorno
Esorcizzano i malesseri di chi ti ha vissuto intorno
I tuoi sono i racconti di un pirata in cattivita’
La tua anima sta in quel motto — l’urlo “Libertà!”
 
E anche ora che ci travolgono i dubbi ed il dolore
La magia della tua musica è nel nostro cuore
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’
 
Luminoso come un cristallo, luce e fragilita’
Ogni tuo frammento squarcia il buio con facilita’


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Si dice che la prima sensazione sia quella che conta; ho capito quanto fosse falso molto tempo fa, dopo il mio incontro con Sandra.
 
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L’incontrai molto tempo fa, ai tempi del Liceo. Tutto accadde grazie all’intuito e alla determinazione di un amico, che insistette moltissimo affinche’ la conoscessi, ed il quale, un pomeriggio, fece in modo che ci incontrassimo durante una passeggiata sulla spiaggia.

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Dom si domanda che ci fa per strada in questa ventosa serata di Novembre. Il sole ? gi? sceso da qualche ora, ed un vento teso e freddo costringe a camminare a capo chino tra brividi feroci.

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A volte vorrei abbracciarti,
stringerti forte, e dirti che
va bene;
le bolle di sapone che un
bimbo ha soffiato per gioco
scompaiono,
il mio cuore sa batter anche
da solo, e non chiede nulla
in cambio.


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-Il mare si agita, quando il vento soffia teso da sud.
Il suo mormorio diventa minaccioso ringhio e le sue carezze alla riva robusti schiaffi che lasciano una schiuma crepitante sui sassi.
Quale odore pu? portare quel vento che non sia il profumo del sale?
Come un uccellino che smette di cantare appena capisce di essere osservato, cos? il mare sembra esitare pi? a lungo tra un onda e l’altra quando capisce di essere ascoltato.
Seduto su uno scoglio, mi bagno ad ogni onda. Il mare si abitua alla mia presenza.

Ma quando finalmente lui ricomincia a parlare, io sto gi? dormendo.


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