All’indomani dell’annuncio del varo di una tassazione volta a colpire la categoria dei petrolieri, il presidente di confindustria Emma Marcegaglia si e’ affrettata ad esprimere il proprio dissenso, come il ruolo che ricopre le impone.
 
Il giorno dopo, pero’, quando sulla sua scrivania e’ arrivata l’intera manovra varata dal governo, ha immediatamente cambiato parere.
 
Dovrebbe bastare questo per fare intuire un po’ a tutti che la cosiddetta Robin Tax non e’ altro che un po’ di fumo negli occhi, un modo come un’altro per far credere a chi non ha gli strumenti per valutare autonomamente che il governo stia facendo qualcosa per aiutare la povera gente.
 
Infatti una tassa che colpisce i petrolieri in un paese ove petrolieri sostanzialmente non ce ne sono non fa male a nessuno, fa fare bella figura e lascia le cose esattamente come stanno.
 
Lascia le cose come stanno nel senso che alla fine paga sempre e comunque pantalone; petrolio e derivati sono materie prime irrinunciabili e tassando chi li tratta si finisce, in realta’, col tassare tutti dal momento che il peso fiscale verra’ serenamente ribaltato dagli industriali sul costo del prodotto finale.
 
Con buona pace di chi di Robin Hood ha solo il verde della casacca (e somiglia molto di piu’ allo sceriffo di Nottingham…).


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