Un viaggio in Kenya non può essere un’esperienza qualsiasi; sulla costa località quali Malindi, Watamu, Che-Shale e Lamu, nell’entroterra parchi nazionali quali Amboseli, Masai Mara e Tsavo Est ed infine siti particolari quali le rovine di Gede lasciano senza fiato.

Ma se in Kenya ci andate un pò più all’avventura, grazie a qualche conoscente affetto da mal d’Africa e quindi in possesso di tutti i contatti che servono, si spalancano anche scenari inaspettati.
A Muyeye, un villaggio a poche miglia da Malindi, esiste un orfanotrofio. Qui ho conosciuto “Mama Liliana”, come la chiamano i bimbi, e si tratta di uno di quegli incontri che ti costringono a pensare e gettano una luce inaspettata sulla tua esistenza.
Liliana è una donna italiana da anni impegnata in attività di volontariato nel distretto di Malindi e altre zone limitrofe. I capelli grigi ne tradiscono l’età anagrafica, ma nei suoi occhi limpidi brillano una luce e un’energia indescrivibili. Quando arriviamo all’orfanotrofio una volontaria locale ci porta da lei, che è intenta a controllare la fasciatura di un bimbo ospite da poco della struttura.
Liliana ci accoglie e ci racconta la storia del posto, di quante e quali battaglie debbano essere combattute quotidianamente per assicurare un pasto ai piccoli ospiti. Ci racconta di quanti siano i bambini in quelle condizioni, e inevitabilmente la copertina patinata del Kenya come paradiso terrestre inizia a sgretolarsi. Non passa molto tempo che sono costretto ad abbassare lo sguardo, gli occhi gonfi di lacrime, travolto da un senso di inadeguatezza.
“Mama, Anakuja!!”, “Mamma, ritorna!!” era il pianto disperato di un bimbo raccolto da Liliana; Mama Anakuja adesso è il nome dell’orfanotrofio che, grazie a questa donna e alle persone che la circondano ed aiutano assiduamente gettando ogni santo giorno il cuore oltre l’ostacolo, puo’ contare su una sede nuova e più adeguata. Mamma è tornata.

Qui trovate qualcosa di più sull’orfanotrofio, e sulla realtà del paese. Il sito non è aggiornatissimo, ma l’associazione che lo cura non avrà difficolta a portare un eventuale aiuto a destinazione.

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